1) NORME PER IL TESTO
Citazioni nel testo.
Le citazioni lunghe (oltre le tre righe) vanno inserite in corpo minore, separate dal testo e senza virgolette. I testi riportati non vanno mai modificati. Esempio:
Così scrive Mario Rossi in uno dei suoi racconti:
Akira riteneva che la cultura giapponese da cinquant’anni a questa parte materialmente avesse fatto grandi passi in avanti, ma che spiritualmente non avesse migliorato in alcun modo. Anzi, sotto un certo punto di vista, essa si è degradata. E di ciò era perfettamente consapevole. […] Per rispondere alla domanda di un amico, Akira cominciò a pensare che avrebbe dovuto scrivere un saggio ben documentato sulla cultura giapponese.
In tal modo, Rossi poteva chiedere ai suoi amici di segnalargli le loro osservazioni.
Se si riporta una frase di senso compiuto, usare il maiuscolo iniziale, i due punti e le virgolette sergenti o caporali « ».
Esempio: Il Presidente della Repubblica disse: «Tutti i cittadini devono rispettare la legge».
Se il discorso è spezzato dai rigati/trattini, all’interno non si usano le virgolette sergenti o caporali « » tra i due rigati/trattini, ma solo all’inizio e alla fine della frase. Esempio: «Tutti i cittadini – disse il Presidente della Repubblica – devono rispettare la legge».
Quando si riporta una citazione eventuali omissis si indicano con […] e mai con (…) o … I tre punti senza parentesi … indicano sospensione; eventuali aggiunte esplicative dell’autore, del redattore o del traduttore vanno tra parentesi quadre.
Maiuscole/minuscole
Hanno la maiuscola iniziale: Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio dei Ministri, Paese e Stato con il significato di Nazione, al singolare e al plurale. Esempio: Prima guerra mondiale, Parlamento, Guerra fredda [governo sempre minuscolo].
I termini generici delle cariche onorifiche o amministrative hanno il maiuscolo solo quando il termine è utilizzato per sostituire il nome della persona stessa. Esempio: il Ministro ha dichiarato…; il ministro Rossi ha dichiarato…; il Ministro dell’Interno ha dichiarato…; il ministro dell’Interno Rossi ha dichiarato… .
san/santo/santa: hanno la minuscola iniziale quando ci si riferisce alla figura religiosa; hanno la maiuscola iniziale quando si tratta di un paese, un edificio, ecc. Esempio: Il viaggio di san Francesco; La chiesa di Santa Maria Novella.
I nomi dei mesi e dei giorni della settimana in italiano vanno sempre in minuscolo.
Le istituzioni scientifiche e culturali, nazionali e internazionali, si scrivono con iniziale maiuscola (Museo di Arte Moderna).
Sigle.
Sono in A/b o iniziale maiuscola [es. Urss] e in maiuscoletto (PCI), tranne quelle che, se sciolte, sarebbero basse [es. pil = prodotto interno lordo; pm = pubblico ministero].
Corsivo.
Il corsivo va usato esclusivamente per i titoli dei libri e per i nomi stranieri. Tuttavia i termini stranieri, se usati nel linguaggio corrente, vanno in tondo [es. film, leader] e, se di uso comune, restano invariati al plurale.
I termini in lingua originale, indicati a loro volta dal corsivo, si possono riportare fra parentesi quadre. Esempio: La visione del mondo [Weltanschauung] di Simmel.
Virgolette.
Per tutte le citazioni (una o più parole) usare sempre le virgolette a caporale «» [es. «La storia è una disciplina interessante»]. Eventuali virgolette interne sono ad apice [es. «La parola “politica” è di difficile definizione»].
Nei titoli dei libri prima di cambiare le virgolette verificare sempre sul sito della Biblioteca centrale di Firenze (http://opac.bncf.firenze.sbn.it).
Rigati o trattini.
I trattini che racchiudono un inciso vanno preceduti e seguiti da uno spazio [prima – dopo]. Sono invece senza spazio quando sono trattini di unione [nord-est]. Non si usano tra la preposizione ex oppure pro e il sostantivo [es. ex fascista, pro secessione]. Non si usano nemmeno tra due sostantivi [es. forma partito]. Si cerca di unire le parole composte con anti, extra, post, pre, sopra, e così via [es. antiparlamentare, postcomunista]
Per cento.
Il segno % si scioglie in per cento [es. La DC ottenne il 32,9 per cento] tranne nei volumi di economia, statistica, ecc.
Leggi.
Una legge viene citata in tondo: la legge 22 febbraio 2000.
Solo quando la legge ha un nome di persona, si usano le virgolette ad apici: la legge “Mammì”.
Numeri note nel testo.
I richiami delle note nel testo devono sempre precedere i segni di interpunzione. Esempio: «Come nel nostro esempio»2, «Come nel nostro esempio»2; «Come nel nostro esempio»2.
2) NORME PER LE NOTE
NOTE A PIÈ DI PAGINA
Le note devono essere inserite tutte a piè di pagina e NON alla fine del testo.
COME CITARE I LIBRI.
Per la prima citazione: N. Cognome, Titolo, casa editrice, città anno, pagina/e. Esempio:
E. Gentile, Le origini dell’ideologia fascista (1918-1925), Laterza, Roma-Bari 1975, p. 10. [oppure pp. 10-12 se le pagine sono consecutive; oppure pp. 10 e 12 se non sono consecutive; oppure pp. 10 e ss. per pagina 10 e seguenti].
Per le successive citazioni: E. Gentile, Le origini dell’ideologia fascista, cit., p. 101.
Nei casi in cui l’opera citata abbia avuto più edizioni bisogna specificare a quale di queste si fa riferimento indicando in apice, accanto all’anno, il numero dell’edizione. Esempio: Roma 19882.
B. Croce, La poesia di Dante, Laterza, Bari 19435, p. 256.
Nel caso in cui si cita la traduzione italiana aggiungere possibilmente anche il titolo e l’edizione in lingua originale tra parentesi quadre. Esempio: M. Weber, Economia e società, trad. it. di P. Rossi, 2 voll., Edizioni di Comunità, Milano 1982, vol. I, p. 40 [ediz. orig.: Wirtschaft und Gesellschaft, Mohr, Tübingen 1921].
I nomi propri degli autori si indicano con la sola iniziale.
Ph. [Philippe Buton], Th. [Thomas Mann], Ch. [Charles de Gaulle] ecc., sono considerati come un’unica consonante.
Libri a cura di.
Prestare particolare attenzione all’a cura di che può presentarsi in due distinte modalità:
1. Nel caso in cui compaia solo il curatore = A. Costabile (a cura di), La relazione educativa: prospettive interdisciplinari, Rubbettino, Soveria Mannelli 2008.
2. Nel caso in cui ci sia anche l’autore = E.H. Carr, Utopia e realtà, a cura di A. Campi, Rubbettino, Soveria Mannelli 2009.
Se si tratta di un saggio in un volume collettaneo
N. Cognome, Titolo del saggio, in N. Cognome (a cura di), Titolo del volume, casa editrice, città anno, p. o pp.
Esempio: E. Gentile, Il fascismo e la via italiana al totalitarismo, in V. Balocchi, B. Corbellino, G. Andreotti (a cura di), Sudditi e cittadini, Piero Lacaita Editore, Manduria 1997, pp. 100-120.
Se l’autore e il curatore coincidono, sostituire il cognome del curatore con Id. oppure con Ead. se è una donna. Esempio: S. Zamagni, Criminalità organizzata e dilemmi della mutua sfiducia: sulla persistenza dell’equilibrio mafioso, in Id. (a cura di), Mercati illegali e mafie. L’economia del crimine organizzato, il Mulino, Bologna 1993.
Id. / Ead.
Se nella nota immediatamente successiva si cita lo stesso autore, ma un a sua opera diversa, sostituire cognome con Id. oppure Ead. se è una donna. Esempio:
P. Togliatti, La politica culturale, Editori Riuniti, Roma 1953.
Id., La storia come pensiero e come azione, in «Rinascita», nn. 11-12, 1954.
Opere in più volumi [ed eventualmente in più tomi]:
Esempio: P. Ginsborg, Storia d’Italia dal dopoguerra ad oggi, Einaudi, Torino 1989, vol. 1, t. III, p. 10.
Per indicare da quanti volumi è composta un’opera
N. Cognome, Titolo, 4 voll., casa editrice, città anno, p. o pp.
Opera con più autori.
Nel caso di due autori: N. Cognome, N. Cognome, Titolo, casa editrice, città anno, p. 10. Esempio: P. Arlacchi, N. Dalla Chiesa, La palude e la città. Si può sconfiggere la mafia, Mondadori, Milano 1997, p. 10.
Nel caso di più di due autori NON usare mai l’abbreviazione AA.VV. (Autori Vari), ma indicare tutti gli autori oppure solo il primo degli autori seguito da et al. [et alii]. Esempio:
H. Williams, D. Sullivan, G. Matthews, Francis Fukuyama and the end of history, University of Wales Press, Cardiff 1997; oppure
H. Williams et al., Francis Fukuyama and the end of history, University of Wales Press, Cardiff 1997.
Atti di convegno.
Se si tratta di un contributo in una pubblicazione che raccoglie gli atti di un convegno o simile:
N. Cognome, Titolo del contributo, in N. Cognome (a cura di), Titolo degli atti con data, casa editrice, città anno, p. o pp.
Ibidem / Ivi.
Ibidem. Si usa se nella nota successiva si cita lo stesso autore, la stessa opera e la stessa pagina [o non sono citate le pagine].
[Nota 10]. F. Braudel, Civiltà e imperi, cit., p. 11.
[Nota 11]. Ibidem.
Ivi, p. 12. Si usa se nella nota successiva si cita lo stesso autore e la stessa opera, ma una pagina diversa.
[Nota 12]. F. Braudel, Il Mediterraneo, cit., p. 22.
[Nota 13]. Ivi, p. 28.
Se si richiama un libro già citato in un’altra nota non contigua, si ripetono il nome dell’autore e il titolo abbreviato tralasciando le indicazioni bibliografiche, che vengono sostituite con cit. Esempio:
[Nota 14].F. Braudel, Il Mediterraneo, cit., p. 11.
[Nota 15].P. Ginsborg, Storia d’Italia, cit., pp. 15-18.
[Nota 16].F. Braudel, Il Mediterraneo, cit., p. 11.
SPAZI
Inserire uno spazio tra p./pp. e numero di pagina e tra nome/nomi e cognome dell’autore:
p. 10 e non p.10.
pp. 10-12 e non pp.10-12.
R. De Felice e non R.De Felice
J.M. Keynes e non J. M. Keynes
Citazioni di testi sacri.
Se si tratta di un testo sacro, si cita in corsivo il titolo del libro seguito dal numero del capitolo poi, dopo la virgola senza spazio, i numeri dei versetti separati da un punto. Titolo abbreviato del libro, 3,10 e non 3, 10. Is 115,4-5.8. 1 Gv 4,10.
Citazioni di opere d’arte
I titoli di opere d’arte (dipinti, sculture, film) si scrivono in corsivo e con iniziale maiuscola per la prima parola del titolo. Titolo opera L’urlo di Munch.
Citazioni di saggi pubblicati in periodici (riviste, giornali, ecc.).
I saggi e gli articoli pubblicati nei periodici vanno citati così:
N. Cognome, Titolo, in «Rivista» anno, pagina/e.
Esempio per la prima citazione completa:
G. Tassoni, Le inchieste napoleoniche nei dipartimenti delle Marche, in «Lares» 1964, pp. 173-187.
Esempio per le successive citazioni: G. Tassoni, Le inchieste napoleoniche, cit., p. 181.
I periodici (riviste, bollettini, giornali, ecc. vanno indicati tra virgolette a caporale: «Rivista», «Studi Storici Siciliani», «Corriere della Sera» e devono sempre essere citati per esteso e mai con cit.
Lingua straniera
Se si cita un libro in lingua straniera, con titolo, casa editrice e città stranieri, il nome della città non viene mai tradotto. Un’eventuale traduzione dell’opera in italiano viene citata dopo il punto e virgola.
I siti web vanno in tondo e non sottolineato: www.rubbettino.it
Case editrici (alcuni esempi).Non riportare i termini editrice o editore dopo la casa editrice se non contenuti nel logo della stessa.
ABBREVIAZIONI
a. = anno
cfr. = confronta
cit. = citato
cod. = codice
Ead. = Eadem (se si tratta di una autrice citata nella stessa nota o nella nota precedente)
ecc. = eccetera
ed. = edizione
es. = esempio
et al. = et alii (e altri autori)
f., ff. = foglio, fogli
Fig., Figg. = figura, figure [Iniziale maiuscola in didascalia, minuscola nel testo].
Id. = Idem (se si tratta di un autore citato nella stessa nota o nella nota precedente)
ibid. = per indicare lo stesso testo citato nella nota precedente con la stessa pagina
Ivi = per indicare lo stesso testo citato nella nota precedente, ma con pagina diversa
misc. = miscellanea
ms., mss. = manoscritto, manoscritti
n., nn. = numero, numeri
[N.d.A.] = nota dell’autore; [N.d.C.] = nota del curatore; [N.d.T.] = nota del traduttore
n.s. = nuova serie
p., pp. = pagina, pagine [NON pag., pagg.]
passim = passim (la citazione ricorre frequente nell’opera citata)
r = recto (per la numerazione delle carte dei manoscritti)
s., ss. = seguente, seguenti [NON seg., segg., sg., sgg.]
s.a. = senza anno di stampa
s.d. = senza data
s.l. = senza luogo
t., tt. = tomo, tomi
Tab., Tabb. = tabella, tabelle [Iniziale maiuscola in didascalia, minuscola nel testo]
tav., tavv. = tavola, tavole
v = verso (per la numerazione delle carte dei manoscritti)
vol., voll. = volume, volumi